Stili di trading

Ogni trader è unico…Il suo stile di trading è frutto della combinazione irripetibile delle esperienze che si è trovato ad affrontare. I confini tra un approccio di trading e l’altro sono per lo più teorici, ed è spesso difficile identificarli nella pratica. In questa guida abbiamo raccolto i principali stili di trading, presentando le loro sostanziali differenze e caratteristiche, per fornire ai trader spunti preziosi di approfondimento, e aiutarli nel definire il proprio.

Indice dei contenuti:

Cosa si intende per stili di trading

Per definizione “un trader è colui che negozia strumenti finanziari tramite una piattaforma allo scopo di trarre profitto dalle oscillazioni di prezzo”.

Questo apre la strada a lavoratori part time o full time che vogliono arrotondare lo stipendio, laureandi che vorrebbero metter via un gruzzolo per fare un viaggio, persone che sognano di cambiare lavoro e stile di vita investendo su un’attività indipendente, e la lista continua all’infinito.

Sin dalla sua nascita nel ’99, ha rivoluzionato il mondo degli investimenti, permettendo a piccoli e medi risparmiatori di accedere ai grandi mercati finanziari.

Uno dei motivi del suo successo e della sua diffusione è la sua elasticità intrinseca. A differenza dell’investimento tradizionale, che prevede l’accettazione di meccaniche e requisiti piuttosto rigidi, il trading online offre libertà senza paragoni.

L’investimento è riservato agli investitori, il trading online è aperto a tutti.

Tutti possono, ma ciò non vuol dire che tutti debbano intraprendere questa strada, e anzi crediamo che solo con obiettivi chiari e disciplina si può ambire a diventare trader di successo.

Il trader può seguire strategie basate su una o più metodologie di analisi per adattarsi a mutevoli condizioni di mercato e orizzonti temporali.

Ogni stile di trading è il risultato della combinazione unica degli stili preesistenti, e si sviluppa su un binario parallelo, con incroci e contaminazioni continue. Così lo scalping è una forma di trading intraday, ma anche di trend trading, e può essere la base di una strategia di trading algoritmico.

Fatta questa doverosa premessa, facciamo ordine tra i principali metodi di classificazione dei trader.

Per grado di automazione dividiamo i trader in:

discrezionali
semi discrezionali
automatici
scelgono la strategia sulla base dell’analisi che hanno condotto sui mercati, con metodi tecnici o fondamentali
usano sistemi automatizzati per individuare opportunità, poi sottopongono i dati ottenuti al proprio giudizio
costruiscono una strategia basata su dati e modelli matematici, e la automatizzano perché sia in grado di lavorare in totale indipendenza

Per metodologia di analisi distinguiamo quattro approcci principali al trading:

tecnico
fondamentale
sentiment
algoritmico
divergence trader, range trader
position trader, macro trader
noise trader, news trader
trader quantistici e algoritmici
metodo di previsione della direzione dei prezzi basato sui dati di mercato storici derivanti da un grafico
studia l’insieme dei fattori economici, sociali e politici che influenzano il prezzo di uno strumento
lo studio della natura sociale ed emotiva degli operatori del mercato e del loro modo di reagire a determinati eventi.
uso di sofisticati software di analisi statistica e quantistica per individuare opportunità di trading (la più usata dai grossi operatori di mercato)

Trading tecnico

Si tratta dello studio dei mercati finanziari attraverso metodi di analisi tecnica, basati per lo più su segnali grafici. I trader tecnici credono che i mercati osservino un comportamento ciclico, e individuano modelli matematici allo scopo di prevedere l’andamento futuro dei prezzi. Questi includono indicatori, oscillatori, supporti e resistenze, teorie di fibonacci e i tanto discussi pattern di candele.

Di diretta derivazione del trading tecnico sono il divergence e il range trading, entrambe incentrati su uno strumento di analisi in particolare.

Macro trading o trading fondamentale

Il nome parla da sé per questo stile basato essenzialmente sull’analisi fondamentale, ossia sullo studio dei fattori macroeconomici in grado di influenzare i mercati finanziari. La fonte delle notizie condiziona profondamente le scelte. L’analisi, accurata e meticolosa, incrocia i dati di più società, valute, strumenti, eccetera, per evidenziare eventuali sopravvalutazioni o svalutazioni in essere.

Indici, inflazione, tassi di interesse, meeting delle banche centrali, indici e indicatori economici, acquisizioni… Ogni evento è letto nell’ottica della sua influenza sui mercati circostanti, al fine di prevedere l’andamento futuro dei prezzi.

Si tratta di un metodo principalmente adatto agli investimenti di lungo termine, ma se abbinato all’analisi tecnica si adatta anche al medio periodo.

Trading del sentiment

L’analisi sentimentale è di gran lunga la più complessa da definire, in quanto studia le emozioni dei partecipanti al mercato. Il trader sentimentale percepisce il mercato come un come un alveare: un insieme cioè di individui poco influenti se presi singolarmente, ma che operando insieme sostengono e muovono l’intero sistema. La psicologia degli investitori è un ramo che si è sviluppato parallelamente alle altre forme di analisi, eppure tutti i grandi investitori della storia, da Ralph Nelson Elliot a Bill Williams l’hanno tenuta in gran conto.

Gli “indicatori” di analisi sentimentale sono appunto le emozioni, e tra queste le più importanti, su piccola come su vasta scala, sono:

  • euforia, la si sperimenta dopo notizie positive e rassicuranti, che rianimano la speranza e la voglia di miglioramento degli investitori (esempio lampante i picchi osservati una volta ritirate le restrizioni legate al covid-19, o la notizia dello sviluppo del vaccino). Se lasciata fuori controllo può portare alla formazione delle cosiddette bolle di mercato.
  • indecisione, tipica delle fasi di assestamento, e caratterizzata da andamenti altalenanti di prezzo, che riflettono il disorientamento e la confusione degli operatori. Segue tipicamente i picchi di volatilità e continua fino a che gli operatori non si riorganizzano a seguito dell’evento destabilizzatore;
  • delusione e paura, che porta molti investitori a uscire dalle posizioni aperte, creando così ulteriori cali di prezzo e degenerando talvolta in paura. Può essere la conseguenza di report significativamente al di sotto delle aspettative, decisioni pesanti sui tassi di interesse o aumenti bruschi del cuneo fiscale, o addirittura guerre, pandemie eccetera.

Trading algoritmico

Questo tipo di trading prevede l’uso di algoritmi per individuare e sfruttare le opportunità di trading nel mercato. In parole semplici prevede di sviluppare un software affinché possa agire autonomamente, in base al grado di libertà deciso dal trader.

Potrebbe essere considerata una diversificazione dell’analisi tecnica, dal momento che fa massiccio uso di modelli e pattern, ma in realtà permette qualsiasi approccio allo studio della price action. Più è vasto il set di dati, meglio è: questa è l’idea del trader algoritmico.

I trader algoritmici possono automatizzare tutti gli aspetti dell’attività di trading, dalla scansione del mercato e la generazione del segnale, all’esecuzione degli ordini e uscita dal mercato. Potenzialmente possono eliminare del tutto l’intervento umano da ciascuna fase, e in certi casi è proprio ciò che fanno!

Dalla specializzazione del trading algoritmico derivano l’HFT (trading ad alta frequenza) e il trading quantitativo, entrambe imprescindibili dall’automazione perché impossibili da attuare manualmente. La sempre maggiore diffusione e accessibilità della tecnologia lo avvicina sempre di più agli investitori al dettaglio, ma il gap da riempire è ancora profondo, e per ora appartiene agli investitori istituzionali.

È importante conoscerli e approfondirli perché apportano liquidità (sebbene temporanea) nei mercati, e contribuiscono significativamente a correggere le inefficienze di mercato.

trading quantitativo, arbitraggio

Per holding time, ossia il tempo che passa tra l’apertura e la chiusura delle posizioni:

breve termine
medio termine
lungo termine
scalper, day trading
macro trader, position trader
buy & hold, carry trading
Da un minuto a 1 giorno
Da pochi giorni a poche settimane
Da settimane/mesi fino a anni (la meno frequente nel trading online)
stili-di-trading

Stili di trading principali

Day Trading

Il day trading è una forma di investimento molto popolare, che prevede l’apertura e la chiusura di più posizioni nell’arco di una singola giornata di negoziazione. I day trader sono particolarmente elastici e spaziano tra una ampia varietà di asset, mostrando predilezione per azioni e forex.

Il loro obiettivo è trarre profitto dalle piccole oscillazioni giornaliere di mercato, e per farlo sfruttano ampiamente a leva finanziaria. Questo com’è intuibile aumenta anche i rischi connessi a questo stile di trading, che richiede perciò un trading plan dettagliato e una notevole dose di disciplina per seguirlo. La leva e la quantità di operazioni amplificano inoltre i costi legati alle commissioni, rendendo la fase di calcolo delle posizioni vitale per mantenere l’account in crescita.

Il day trading non è una strategia per tutti: comporta rischi elevati, doti di analisi avanzate e richiede un elevato grado di sopportazione dello stress. La sua fama è stata poi fortemente danneggiata dalla pubblicità che ne è stata fatta, e che continua ancora oggi nonostante le campagne informative e le normative MiFid, rendendolo oggetto di controversie. “Fai soldi subito, diventa day trader”, è il mito da sfatare, soprattutto per i neofiti che si approcciano al trading per la prima volta.

Per quanto riguarda le strategie operative il day trader ha solo l’imbarazzo della scelta, e alcune di esse sono così importanti da costituire stili indipendenti di trading. Le più diffuse sono:

  • l’analisi dei pattern di candele, prettamente tecnico, che prevede il riconoscimento di figure a cui è associato uno specifico significato nel linguaggio dell’investimento;
  • il trading con i range di supporto e resistenza, tecnico anch’esso, rende indispensabile la conoscenza e l’uso immancabile di ordini limite e trailing stop;
  • il trading delle news, che mira a sfruttare la brusca volatilità che consegue il rilascio di report importanti, indicatori e dati da parte dei principali operatori finanziari;
  • le tecniche di arbitraggio, ambite per lo più dai day trader che lavorano per conto di aziende, e hanno un desk munito di potenti software per scovarle;
  • lo scalping, che nel tempo si è caratterizzato fino a divenire uno stile indipendente, di cui parleremo più avanti nel dettaglio;
  • l’HFT, o high frequency trading, legato strettamente all’utilizzo di supporti tecnologici avanzatissimi, che pure merita un discorso a sé.

I due fattori che il day trader considera con più attenzione sono la liquidità e la volatilità: la prima permette di entrare e uscire dalle operazioni al miglior prezzo, mentre la seconda determina il potenziale profitto, così come le potenziali perdite.

pro
contro
Niente rischio di tasse e commissioni overnight
richiede competenze intermedie o elevate di trading e money managment
Riscontri immediati
elevati costi di commissione
Possibilità di proteggere le posizioni con ordini protettivi
rischio elevato (La scelta del broker è fondamentale)
Consente di maturare rapidamente esperienze di trading
La leva può bruciare i guadagni ottenuti velocemente
Possibilità di sconti sulle commissioni grazie ai grandi volumi di scambi quotidiani
È possibile operare solo su certi asset

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Scalping

Dapprima parte delle strategie intraday, si è conquistato un posto di tutto rispetto, tanto che oggi esistono trader che usano quasi esclusivamente questa tecnica: gli scalper. Gli intervalli temporali sono minimi, da 1 minuto per gli scalper “puri” a 15 minuti dei trader che usano questa tecnica in modo misto, in modo da limitare l’esposizione ai rischi di mercato. I mercati preferiti sono forex e azioni.

L’idea di base è che un movimento piccolo, magari al di sotto del pip, avviene con molta più frequenza di quelli più grandi, e si rivela spesso anche più affidabile. Anche un mercato in fase laterale, di scarsa o nessuna attrattiva per altri trader perché non presenta un trend definito, per uno scalper può nascondere infinite opportunità.

Uno scalper esegue infatti in media centinaia di operazioni nella stessa sessione di trading, che raramente supera le 5 ore al giorno. La singola transazione è di poco conto: se la strategia è valida a fine giornata i trade vincenti supereranno quelli perdenti, e porteranno profitto.

I trader hanno obiettivi di profitto specifici e gli ordini di stop vengono utilizzati per gestire l’entrata e l’uscita dal mercato, dal momento che chi usa questa strategia apre diverse operazioni simultaneamente.

Data la natura rapida dello scalping, pattern e analisi non ricoprono un ruolo centrale, che è invece occupato dal book di trading.

Un book è un prospetto, liberamente consultabile e costantemente aggiornato in base agli ordini inseriti sul mercato, che riporta le offerte di acquisto e vendita di uno strumento. Ha una pagina dedicata a ciascun asset, su cui sono riportate in colonne il numero di proposte bid e ask, il volume (n. titoli interessati dai contratti) e il prezzo denaro/lettera. Dal momento che inserendo ordini sul mercato si va ad alterare l’equilibrio domanda/offerta, con conseguente variazione del prezzo dello strumento, gli scalper sono interessati a consultare il book per evitare che il comportamento di altri investitori comprometta le loro strategie.

Il perno attorno a cui ruota tutto è la strategia di uscita, che deve essere solida, e prevedere la chiusura delle posizioni quando il rapporto rischio ricompensa tocca il valore prefissato. Questo spesso arriva a 1:1, inaccettabile per la maggior parte delle strategie, e reso possibile dal brevissimo tempo di esposizione al mercato, che insieme agli ordini limite protegge da mosse eccessive.

I due tipi più diffusi di scalping che usano il book sono il cosiddetto scalping classico e quello dinamico, che differiscono per interpretazione dei dati. A questi si affianca il meno comune scalping grafico, che fa uso dei modelli di analisi tecnica, riadattati per i timeframe.

pro
contro
No tasse e commissioni overnight
elevati costi di commissione intraday
Permette di beneficiare sia dai rialzi che dai ribassi
altamente stressante
Rischi contenuti per ciascuna operazione
perché sia redditizio è indispensabile usare la leva
Non è indispensabile conoscere l’analisi fondamentale
 
Riscontri immediati
 
Possibilità di assicurare le posizioni con ordini protettivi e una solida strategia di uscita
 
Consente di maturare rapidamente esperienze di trading
 
Possibilità di automazione
 

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News trading

Una tecnica che combina aspetti del day trading, del trading del sentiment e del trading fondamentale. Questa strategia parte dall’assunto che i mercati sperimentano grossi movimenti subito prima e dopo il rilascio di dati, indicatori, news programmate di grande rilevanza economica internazionale. L’analisi fondamentale aiuta, ma il news trader si pone in un orizzonte ristretto, e non guarda il trend di medio e lungo termine.

Invece di aspettare che la mossa parta per poi seguire la folla, il news trader fa un’analisi fondamentale dell’asset, ascolta il cosiddetto market buzz, prende posizione in anticipo e poi aspetta pazientemente il momento di agire. I timeframe sono da 1 a 15 minuti, come per le altre strategie di day trading.

Scegliere i momenti di massima volatilità per agire comporta rischi elevatissimi, che i news trader cercano di mitigare con:

  • ordini stop loss e trailing stop, a dir poco imperativi;
  • informazione costante e meticolosa del sentiment tramite media e social;
  • diversificazione del portafoglio, perché quasi sempre se una mossa che crea apprezzamento di uno strumento, causa deprezzamento in altri;
  • strategie che prevedono di sfruttare grossi movimenti, pur non sapendo in che direzione avverranno.
pro
contro
Non richiede lunga preparazione
Negozia i momenti più rischiosi del mercato
Se ben applicata permette di sfruttare mosse ampie
Un singolo trade fallito può impattare l’account
Non è necessario dedicare al trading tempi lunghi
L’affidabilità della strategia dipende dalla fonte dei dati
Niente commissioni overnight e rollover
Richiede una buona dose di esperienza

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Continua a leggere: social trading con AvaSocial, calendario economico

Carry trade

Il carry trade è una tecnica speculativa che prevede di richiedere un prestito con un tasso di interesse basso, e usarlo per acquistare asset con tassi di interesse maggiore.

La sua più grande applicazione è il mercato forex, in passato con coppie come l’USD/JPY, oggi con qualsiasi coppia valutaria che presenti un elevato differenziale stabile nel tempo. La sua età dell’oro è durata fino agli inizi degli anni 80, grazie al tasso bloccato a 0 dello yen, mentre ora i trader si spostano verso altre coppie valutarie.

Per ottenere profitti con questa tecnica, considerando i capitali richiesti e i tempi estesi di negoziazione, è necessario che i tassi di interesse tra i due strumenti restino invariati. Per questo è per i grandi rischi che comporta, questa tecnica di trading è per lo più appannaggio dei grossi operatori finanziari, che dispongono di capitali elevati e buon grado di copertura dalle perdite.

pro
contro
Ai guadagni di trading sommi quelli dei tassi di interesse
È possibile impostare ordini stop per proteggere il capitale
Le somme in gioco sono elevate, e il rischio bancarotta tangibile
I risultati non sono prevedibili e richiedono tempi lunghi

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Trend trading

Il trend following trading è una strategia la cui nascita è attribuita a Richard Donchian, e parte dall’assunto che in ogni momento il prezzo corrente è la risultante di tutte le forze vettoriali coinvolte.

Il trend trader fa generalmente ampio uso dell’analisi tecnica, in particolare degli indicatori di tipo envelope, livelli di supporto e resistenza e degli indicatori di trend e sentiment. La scelta dipende dall’orizzonte temporale del trader, perché questo stile si adatta sia al breve che al medio e lungo termine, e sono tanti gli stili che attingono ai principi del trend trading. Influenza molto il day trading, lo swing trading e il position trading, che differiscono dal trend trading perché limitati ad uno specifico orizzonte temporale.

Il trend è la rappresentazione grafica dell’azione di prezzo nel tempo. Ogni grafico è costituito da un’ascissa, rappresentata dal fattore tempo, e da un’ordinata, il prezzo. In ciascun punto il valore del prezzo è la risultante di domanda e offerta, che riassumono l’insieme di tutte le forze che influenzano il prezzo corrente.

In pratica, piuttosto che studiare le singole componenti che agiscono sul prezzo, si concentra piuttosto sul tentare di seguire il suo andamento nel presente.

pro
contro
Permette di gestire attivamente i rischi
Necessita studio e formazione costanti
Permette operatività long e short
Richiede una piattaforma affidabile e completai
Permette di definire un piano di trading molto dettagliato
 

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Position trading

Il trading di posizione si addice ai trader che desiderano tenere aperte le proprie posizioni per periodi della durata di mesi o anni, che non prestano attenzione alle oscillazioni di mercato nel breve termine, in quanto investono nel lungo termine e credono che le piccole variazioni di mercato si compensino nel tempo. Il trading di posizione è esattamente l’opposto del day trading, dal momento che l’obiettivo è quello di generare profitti nel lungo periodo sulla base del movimento del trend, e non della variazione minima di prezzo nel breve termine. Si tratta di una strategia ideale per chi vuole investire in ETF e titoli azionari.

Molti trader che utilizzano questa strategia tengono sotto controllo i grafici settimanali o mensili per avere un’idea dell’andamento dell’asset rispetto alle previsioni. L’analisi tecnica e quella fondamentale sono alla base del processo decisionale. Come è intuibile, necessita di investimenti iniziali medio alti, sia per l’immobilizzazione dei capitali per tempi lunghi, che per le spese di rollover.

pro
contro
Grazie agli stop loss è possibile decidere l’esposizione al rischio
Richiede studi lunghi e approfonditi del mercato
Una volta aperta la posizione non è necessario controllarla costantemente
È necessario bloccare grossi capitali per tempi lunghi
Riduce lo stress da trading
 

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Continua a leggere: Tobin tax, swaps e overnight premiums

End of day trading

Uno stile sempre più diffuso tra i trader part-time, perché facile da conciliare con il lavoro e la vita privata. Si concentra sul cogliere le occasioni che i mercati offrono durante le fasi di chiusura (e talvolta di apertura). Non richiede di rimanere incollati allo schermo per tutto il giorno, e l’attività di trading si svolge in differita dall’analisi dei mercati.

Dopo aver studiato gli asset e deciso la propria strategia, si impostano ordini sospesi, rigorosamente corredati di stop, oco, e altri ordini personalizzabili, in modo da cogliere le mosse qualora i prezzi rispettassero le previsioni.

I mercati hanno tabelle di marcia e di attività, ore di punta e ore di quiete. Di sicuro fare trading negli orari di negoziazione più affollati garantisce buona volatilità e liquidità, ma le strategie dei EOD trader non dipendono da esse. L’obiettivo è infatti quello di catturare i cosiddetti overnight returns, e le mosse di riallineamento tra i valori di chiusura e apertura. Queste, se le previsioni sono corrette, hanno più probabilità di coprire le spese e i costi di rollover, permettendo guadagni accettabili.

pro
contro
Decide il trader quanto investire
Richiede notevoli conoscenze di analisi fondamentali
Non c’è bisogno di rimanere incollati ai monitor durante i trade
È necessario calcolare accuratamente le posizioni
Opera su mercati calmi, spesso più prevedibili
Senza leva richiede tempi lunghi per portare profitti

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Swing trading

Lo swing trading è il compromesso tra il day trading e il position trading perché, come questi, mira a cogliere gli scostamenti e riallineamenti del prezzo dal trend, ma su intervalli di tempo che vanno da poche ore a poche settimane.

Il prezzo che ha rotto le linee di supporto e resistenza, quello che entra in zona decisamente oversold o overbought: da lì è uscito e da lì dovrà passare per tornare nell’intervallo medio dei valori. E troverà uno swing trader pronto, perché è su questo che si basa la sua strategia.

Lo swing trader studia il trend e poi aspetta che i prezzi si allontanino dall’intervallo medio, quindi apre posizioni e aspetta il successivo ritracciamento. Chi adotta questo stile fa tipicamente largo uso di oscillatori, medie mobili, e strumenti di analisi sia tecnica che fondamentale.

pro
contro
Sfrutta sia le oscillazioni positive che negative
Necessita competenze elevate di analisi tecnica
Permette di pianificare attentamente la strategia
Senza stop loss è facile andare in perdita
È possibile impostare ordini protettivi
Necessita ottima gestione delle emozioni

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In conclusione

Lo stile di trading perfetto è quello che si adatta al trader. Non esistono strategie migliori o peggiori in assoluto, e la migliore è quella che sappiamo applicare con successo.

MiFID II e trader professionisti

In base alla direttiva MiFID II, i trader devono essere classificati come trader al dettaglio o trader professionisti sulla base di un questionario che i clienti completano o di altri criteri. Coloro che vengono classificati come trader professionisti hanno diritto ad utilizzare diverse funzionalità e ricevono diversi vantaggi, tra cui la leva applicabile. Alla base della direttiva MiFID II vi è un ambiente equo, trasparente e più sicuro per tutte le parti interessate e, in particolar modo, gli investitori. Di conseguenza, i clienti di AvaTrade possono stare tranquilli, consapevoli che rispettiamo tali direttive e agiamo sempre nel migliore interesse dei nostri clienti.

La formazione dedicata ai trader professionisti di AvaTrade consente di identificare opportunità in modo efficace, di affinare le tue competenze e strategie e di sviluppare una migliore comprensione dei fattori che influenzano i movimenti di mercato. In questo modo potrai migliorare la capacità di prendere decisioni informate, massimizzare i profitti e ridurre i rischi.

FAQ stili di trading

  • Qual è il migliore stile di trading?

    La risposta a questa domanda dipende fortemente dalla persona che lo chiede. Il tuo stile di trading ottimale dipenderà da quanto tempo ti piace dedicare al tuo trade e quanto rischio sei disposto ad assumerti. Chi ama il trading veloce e i profitti rapidi potrebbero adottare lo scalping. Chi presta più attenzione al quadro generale potrebbero optare per il position trading o lo swing trading. Il tuo stile determinerà anche le opportunità che ti si presenteranno.

     
  • Quali sono i vantaggi dello scalping e del momentum trading?

    Sia lo scalping che il momentum trading sono stili in cui le posizioni si esauriscono alla chiusura della singola giornata di negoziazione. In alcuni casi, gli scalper potrebbero mantenere una posizione solo per pochi minuti. Entrambi gli stili si basano sulla ricerca delle azioni o altri asset più attivi, e sfruttano la volatilità dei prezzi in rapida evoluzione. Entrambi i trader devono essere in grado di elaborare rapidamente le informazioni senza timori o esitazioni. Il più grande vantaggio di entrambi gli stili è l’assenza dei rischi causati dai movimenti notturni nei mercati.

     
  • Quali sono i vantaggi dello swing trading e del position trading?

    È la scelta ideale per chi sa combinare l’analisi fondamentale con quella tecnica. Gli stili di trading in cui le posizioni vengono mantenute per un periodo di tempo più lungo beneficiano della possibilità di trarre vantaggio dalle tendenze a lungo termine. Quando si è disposti a mantenere una posizione per diversi giorni, è più facile trovare asset che sono già di in trend e semplicemente cavalcarli.